Le origini di Miss Italia
...per sponsorizzare una marca di dentifricio: le foto delle concorrenti vengono pubblicate sui settimanali “Il Milione” ed “Il Tempo” e l'iniziativa diventa quasi un fatto nazionale. Dopo la pausa della guerra, riprende il Concorso, questa volta non più solo fotografico, ma con il raduno delle ragazze e la sfilata in passerella: nasce Miss Italia ed è il 1946.È il periodo di Stresa (quattro anni di seguito e poi nel 1958), località in provincia ...
ContinuaLe origini di Miss Italia
...per sponsorizzare una marca di dentifricio: le foto delle concorrenti vengono pubblicate sui settimanali “Il Milione” ed “Il Tempo” e l'iniziativa diventa quasi un fatto nazionale.
Dopo la pausa della guerra, riprende il Concorso, questa volta non più solo fotografico, ma con il raduno delle ragazze e la sfilata in passerella: nasce Miss Italia ed è il 1946.
È il periodo di Stresa (quattro anni di seguito e poi nel 1958), località in provincia di Verbania sul Lago Maggiore: può ospitare la manifestazione poiché la guerra non ha arrecato danni ai grandi alberghi del lungolago ed è facilmente raggiungibile da Milano. Le fotografie delle ragazze, scoperte per caso, arrivano agli organizzatori dai professionisti di tutta Italia. Alla fine viene selezionato un gruppo di 40 concorrenti, cercando di rappresentare ogni regione: per tutte, un fine settimana in un ambiente esclusivo, anche se alcune non si presentano per “comprensibili ritrosie di famiglie e fidanzati”. La zona è piacevolmente sconvolta dall'avvenimento e le ragazze sono seguite ovunque, sia dalla giuria, sia da curiosi e dongiovanni locali dal centro della cittadina alle Isole Borromee.
Durante un pranzo all'Isola dei Pescatori, il proprietario del ristorante, per far fronte alla massa degli invitati, chiede la collaborazione delle stesse concorrenti. Alla valutazione della giuria, l'Azienda di Soggiorno promuove un “referendum” per designare la vincitrice, senza influire sul verdetto: e qui nascono i contrasti. Il voto popolare è infatti quasi unanime per la Pampanini, che nella votazione ufficiale è invece a pari merito con la Martini: quest' ultima, alla fine, viene preferita perché corrisponde “al tipo di donna italiana che i maggiori artisti del nostro Paese hanno scelto a modello ed hanno fatto conoscere a tutto il mondo nei loro capolavori”. L'anno dopo, 1947, epoca d'oro per il cinema: diventa reginetta Lucia Bosè, commessa a 18.000 lire al mese nella pasticceria “Galli” di Via Victor Hugo, a Milano.
Viene preferita ad altre future star del cinema italiano: Gianna Maria Canale, seconda classificata, Gina Lollobrigida, terza, Eleonora Rossi Drago, Silvana Mangano (che non partecipò, però, alla finale). Anno di emozioni anche il 1948 quando Miss Italia diviene un concorso a carattere nazionale con l'arrivo dell'Enit al fianco degli organizzatori. Giuria con grandi nomi, tra i quali quello di Totò, e tre favorite, Anna Visconti, Ornella Zamperetti e Fulvia Franco, che ebbe la meglio. Triestina, rappresentante della bellezza “acqua e sapone”, la ragazza, 17 anni, fu festeggiata al grido di “Viva Trieste” poiché il suo successo ebbe un particolare significato nel momento di tensione per la rivendicazione d'appartenenza di Trieste all'Italia.
Il concorso di Miss Italia ritornerà al Lago Maggiore nel 1958, dove vince l'emiliana Paola Falchi, che partecipò anche a Miss Mondo nel 1959.
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